MALATTIA AUTOIMMUNE E INCESTO INFANTILE

22.12.2019

Van der Kolk compie uno studio in cui cerca di dimostrare la correlazione tra una storia di incesto infantile e la presenza di una malattia autoimmune. I risultati dimostrano che i soggetti abusati presentano anomalie cellulari CD45, nel rapporto tra RA e RO. Tali cellule sono le cosiddette "cellule memoria" del sistema immunitario; alcune di esse, le RA, rispondono velocemente a minacce ambientali precedentemente vissute; altre, le RO, si attivano per affrontare minacce ambientali mai sperimentate in precedenza. Pertanto, "il rapporto tra RA e RO indica l'equilibrio esistente tra le cellule che riconoscono le tossine già note e le cellule che si attivano di fronte a nuove informazioni. Nei pazienti con storia di incesto, la proporzione di cellule RA, pronte ad attivarsi, è più alta del normale. Questo rende il sistema immunitario ipersensibile alla minaccia e incline a mettere in atto una difesa anche quando non è necessario, finendo anche per attaccare le cellule del proprio corpo. [...] i corpi delle vittime di incesto hanno difficoltà a distinguere il pericolo dalla sicurezza. [...] l'organismo stesso ha un problema nel capire come sentirsi al sicuro" (van der Kolk B., 2014, p. 147).

Van der Kolk B. (2014), Il corpo accusa il colpo. Mente, corpo e cervello nell'elaborazione delle memorie traumatiche. Milano: Raffaello Cortina, 2015 

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