AVERE (BISOGNO D'AMORE)

17.05.2020

L'idea di felicità viene spesso ed erroneamente equiparata alla ricchezza materiale, decretando incontrovertibilmente il potere dell'avere a dispetto dell'essere. L'avere consente, ingannevolmente, di maturare un senso di superiorità nei confronti dell'Altro, noto o ignoto che sia; inoltre, fornisce una gratificazione immediata, impulsiva e controllabile. Come può spiegarsi la supremazia accordata all'avere? Una delle possibili letture attinge al bisogno di essere amati. Bisogno che spesso, nel passato arcaico, è rimasto inappagato, almeno nelle sue connotazioni più pure, autentiche e non strumentalizzanti. Tutti gli esseri umani bramano e cercano l'amore, poiché l'assenza di esso porta a sentirsi depressi, alienati ed inutili.È bene, però, fare una distinzione tra il piacere dell'altro e l'amore verso l'altro. Il primo solletica una dimensione narcisistica e solipsistica; il secondo, invece, allude ad una dinamica di apertura e circolarità. Dunque, cos'è che sostanzia l'amore? Senza dubbio è l'essere, l'unica dimensione in grado di coerentizzare l'incontro con l'Altro, affinché diventi uno scambio intimo tra soggettività e non una banale reciproca seduzione narcisistica.

Dipinto: Joan Mirò, La luna e i suoi paradigmi 

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